Improvvisazione teatrale e vita reale: come improvvisare aiuta a gestire le situazioni impreviste.

Improvvisazione teatrale e vita reale: come improvvisare aiuta a gestire le situazioni impreviste.

Quando capita di essere di fronte a una situazione imprevista, un problema di lavoro, una conversazione difficile o un cambiamento inaspettato nella tua pianificazione,

 

com’è la tua reazione?

 

La maggior parte delle persone sono certa si senta stressata, frustrata o ansiosa e incerta su come procedere comunque verso l’obiettivo.

 

E se invece potessi affrontare queste situazioni con flessibilità, creatività e consapevolezza ed avere quindi più fiducia nelle tue capacità?

 

Bene, ora che hai tutti e due gli scenari bene in mente, ti racconto la storia di Giovanni, nome di fantasia, ma la sua storia no 🙂 

 

LA STORIA DI GIOVANNI: Dal controllo alla capacità di accogliere l’imprevisto e generare soluzioni creative ed efficaci.

Giovanni, è un abilissimo manager con ottime capacità e fortemente motivato con il quale ho avuto il piacere di collaborare. È abituato a prepararsi meticolosamente per ogni incontro pubblico, sia dal vivo che online. 

 

Pianifica ogni dettaglio, ogni parola, ogni risposta.

 

Evita con cura le situazioni in cui deve improvvisare: preferisce avere ogni elemento sotto controllo, scrive con precisione i suoi discorsi e prepara ogni argomentazione con settimane di anticipo.

 

Però la sua forte predisposizione alla precisione comincia a diventare incompatibile con gli imprevisti che quotidianamente sono presenti in azienda, così iniziamo un percorso insieme per acquisire degli strumenti e fortificare la flessibilità.

 

All’inizio, l’esperienza è fuori dalla sua zona di comfort: gli esercizi gli sembravano strani e l’idea di doversi esporre senza una preparazione lo mette a disagio.

 

Ma poi si ritrova a “giocare” e anche a stupirsi delle sue stesse soluzioni.

 

In questo modo comincia ad allenare e fortificare volta per volta una competenza basica ma fondamentale: nella vita, non puoi controllare tutto.

Perché comunque gli imprevisti arriveranno e saranno da gestire. Per tanto è molto più efficace accettare l’imprevisto dell’ambiente che ti circonda e…utilizzarlo!

 

Cogliere l’imprevisto è accettare una storia alternativa spesso più creativa ed efficace da quella che ti eri prefissato nella mente.

 

Alla conclusione del nostro ciclo di incontri ho chiesto a Giovanni un feedback, per analizzare e comprendere il cambiamento generato dal nostro lavoro e ho ricevuto come risposta il racconto di un episodio avvenuto in azienda.

 

Un giorno Giovanni ha dovuto tenere una presentazione importante in una riunione interna, senza il tempo di preparare il suo solito discorso dettagliato.

 

Anziché farsi travolgere dal panico, ha deciso di affrontare la situazione in modo diverso, ricordando il principio dell’accettare qualsiasi cosa ti arrivi dall’esterno e costruire sopra di essa.

 

Invece di respingere l’occasione, perdendo quindi un utile momento di visibilità, e non potendo attaccarsi al suo solito schema rigido, Giovanni ha tenuto la presentazione, forte delle competenze che comunque aveva in modo indiscutibile, e ha scelto di parlare del suo progetto.

 

Ha cambiato il suo registro solito e ha dato la possibilità di interagire facendo partecipare tutti attivamente alla discussione.

 

Ha posto domande aperte, ha ascoltato i dubbi e ha improvvisato risposte basate sulle esigenze dei partecipanti.

Questo nuovo approccio ha reso la riunione onesta, dinamica e ha creato un dialogo che ha portato a un risultato sorprendentemente positivo.

 

L’allenamento di Giovanni è servito per affrontare l’imprevisto con fiducia e flessibilità.

 

Questa cambiamento è uno dei molti che testimoniano come l’improvvisazione sia un allenamento allo sviluppo di competenze che aiutano ad affrontare al meglio situazioni complesse quotidiane.

 

L’improvvisazione, come dice la parola stessa…è completamente imprevedibile. L’imprevisto per tanto è necessario. È il motore centrale dello svolgimento, è funzionale allo sviluppo. 

 

È il carburante necessario ad accendere lo scambio.

 

E questo lo si può raggiungere attraverso un allenamento all’improvvisazione. Ovvero alla creazione di un progressivo cambio di mindset che volta dopo volta pone fine alle resistenze e lascia spazio ad una nuova modalità più flessibile e personalizzata a seconda del contesto.

 

L’improvvisazione è quindi un generatore e motore di cambiamento creativo.

 

Giovanni ha trasformato infatti una presentazione in un’occasione, ha imparato ad accogliere l’imprevisto con fiducia e creatività e ha generando intorno a sé un ambiente di lavoro più fruttuoso, umano e creativo.

 

Un bel risultato, se si è disposti a cambiare!  

 

E tu, sei pronto a improvvisare nella vita di tutti i giorni?

 

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Sono Marianna Valentino, consulente e formatrice e collaboro con le organizzazioni per diffondere una cultura del lavoro consapevole, sostenibile e che offra pari opportunità a tutti e tutte.
Per raggiungere questi obiettivi, in un panorama in perenne cambiamento, utilizzo un mio metodo multidisciplinare che unisce le tecniche teatrali alle conoscenze che acquisisco nella mia continua formazione come sociologa e formatrice.
Questo articolo è parte di TEMPO REALE, una raccolta di personali considerazioni, sul mondo del lavoro attuale. 
 
Se ti interessa conoscere in modo più approfondito come come realizzare un momento di formazione  scrivi qui:
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